2012/12/13

1972/12/13: La prima straordinaria giornata di Cernan e Schmitt sulla Luna sul quotidiano "La Stampa"

Mentre i due astronauti sono già all'opera sulla superficie lunare nel corso della seconda attività, i quotidiani usciti nelle edicole italiane riportano ciò che è avvenuto nel corso della prima EVA nella Valle di Taurus-Littrow.

Il resoconto della prima attività sulla superficie lunare di Cernan e Schmitt a pagina 14 del quotidiano "La Stampa" di mercoledì 13 dicembre 1972 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

La missione degli astronauti di "Apollo 17" prosegue con pieno successo

Cernan e Schmitt con la vettura lunare

hanno viaggiato sette ore fra i crateri

Nella notte, una seconda uscita dalla cabina del Lem per continuare gli esperimenti scientifici - Scavata una buca profonda più di due metri - Unico lieve inconveniente, un guasto al parafango della Rover - Stanchi i due piloti

(Dal nostro corrispondente) New York, 12 dicembre. Tra poco, Eugene Cernan e Harrison Schmitt incominciano la seconda escursione lunare. Alle 18,03, le 24,03 in Italia, scendono dal modulo "Challenger" per dirigersi con la Rover verso la catena di montagne a sud. Hanno dormito profondamente per circa sette ore. Il comandante non ha più i disturbi di stomaco denunciati nell'avvicinamento alla Luna, e il geologo ha superato l'emozione iniziale. Al centro spaziale di Houston, nel Texas, il dottor Griffin, direttore del volo, dichiara che la missione dell'Apollo 17 "sarà quella di maggior successo di tutto il programma". L'intera America, entusiasta delle immagini a colori trasmesse ieri, è davanti ai televisori. Gli sbarchi lunari sono sempre "il più bello spettacolo del mondo", e questo è l'ultimo, forse per due decenni.
La prima giornata del comandante e del geologo sulla Luna è stata piena di emozioni. Il "Challenger" è atterrato "in perfetto orario" e quasi al centro del bersaglio. Ma per il protrarsi dei preparativi di sbarco, il sesto, Cernan ha messo piede sulla superficie con leggero ritardo, alle 19,05, le 1,05 di stamane in Italia. Non c'era la telepresa sul modulo, e per la prima volta non s'è assistito alla scena alla televisione. Tuttavia si sono udite distintamente le sue parole: "Vorrei dedicare il primo passo di Apollo 17 a tutti coloro che lo hanno reso possibile". Subito dopo, lo ha raggiunto Schmitt . "Quanti crateri: sono piccoli, poco profondi, quasi nascosti", ha esclamato il geologo. "Challenger è ai margini di uno di essi, anzi lo tocca con una zampa, è leggermente inclinato". 
I due astronauti hanno scaricato la Rover, su cui è montata la telepresa automatica, e fatto un giro di prova. A terra si sono così accesi i teleschermi, e il paesaggio lunare è apparso in tutto il suo selvaggio splendore. Cernan e Schmitt hanno montato la stazione scientifica, un impressionante insieme di strumenti per la misurazione termica dell'interno della Luna, per il controllo delle variazioni di gravità, per la scoperta di eventuali gas, per l'ascolto delle onde causate dalle esplosioni, e per lo studio delle meteoriti. Cernan ha scavato per un'ora due strette buche per gli scandagli termici. Sudava e ansimava: "Mi fanno male le mani" ha borbottato. "Per fortuna che ogni tanto incontro strati soffici". 
Con l'aiuto del trapano e di Schmitt il comandante è arrivato a circa due metri di profondità . "Basta, va bene" gli hanno detto da Houston. "Vi rimane meno ossigeno del previsto. Non andate fino al cratere Emory, fermatevi all'esterno, più vicino, e raccogliete pietre". L'ordine aveva un motivo preciso: nel caso di un incidente alla Rover, gli astronauti sarebbero riusciti a tornare al modulo a piedi; e nel caso la missione dovesse essere troncata, sarebbero riusciti a ripartire. Schmitt ha fornito per tutto il tempo utili informazioni: "Questi macigni coperti di polvere nera" ha osservato a un certo punto "sono forse vecchi di 100 milioni di anni e di origine vulcanica". Prese le pietre, il comandante, il comandante e il geologo si sono messi sulla via del ritorno, dopo sette ore complessive di lavoro, sostando solo per collocare esplosivi.
La perdita di un parafango della Rover e il consumo di energie dei due uomini ha indotto il dottor Berry, il dottor Griffin e il direttore del programma Apollo, Petrone, a lasciare riposare oggi gli arditi esploratori un'ora in più. Ha scritto il New York Times che Cernan e Schmitt sembravano "due bambini a Natale in un negozio di giocattoli". Le loro pulsazioni cardiache erano salite, e mancava loro aria. Spiega Griffin: "Vogliamo che riparino subito la Rover, con del materiale isolante, e si fermino al massiccio meridionale, una delle formazioni geologicamente più interessanti della Luna, senza correre pericolo". Cernan e Schmitt erano d'accordo, hanno protestato solo per l'eccesso di polvere.
Che s'aspetta la Nasa dall'Apollo 17? Nelle parole di Petrone, "il massimo bottino scientifico della storia". Mentre nelle missioni precedenti s'erano usate strumentazioni analoghe per permettere confronti sperimentali, in questa predominano le novità. La Rover, ad esempio, è dotata di onde radar che permettono di "vedere" sotto la superficie selenica. Col gravimetro, un apparecchio sembra una lavatrice, gli astronauti possono individuare le formazioni rocciose sotto il Challenger, e tracciarne il diagramma. Con gli esplosivi si provocheranno onde sismiche a profondità di un chilometro circa che verranno registrate da un geofono. C'è il "misuratore di meteore" che accerta anche la velocità, la direzione e la forza d'urto dei corpi celesti che colpiscono la Luna. 
La Nasa spera anche che l'Apollo 17 torni il 19 venturo (la partenza dalla Luna è prevista per venerdì, il distacco dall'orbita per sabato) con una messe di primati, dalla pietra più vecchia, 4 miliardi e mezzo di anni, alle fotografie più chiare. Ha dichiarato Petrone che il programma  viene abbandonato "nella fase più redditizia".  (Ennio Caretto)