2012/12/11

1972/12/11 20:55 IT (14:55 HO): "Ok, Houston, Challenger è atterrato! Dite ad America che Challenger è arrivato a Taurus-Littrow!"

Ore 07:45 di Houston, le 13:45 italiane di lunedì 11 dicembre 1972. A quasi 400.000 chilometri di distanza dal nostro pianeta, al suono della canzone "City of New Orleans", tre uomini vengono svegliati mentre il loro straordinario "complesso spaziale" sta inanellando giri su giri intorno al corpo celeste che più affascina lo sguardo e lo studio dell'uomo fin dall'antichità. È il grande giorno per l'equipaggio di Apollo 17. 

Fra poche ore due di loro, il comandante Eugene Cernan e il primo astronauta-geologo, Harrison Schmitt, saluteranno il terzo componente Ronald Evans e a bordo del Modulo Lunare "Challenger", una volta distaccatosi dal modulo di Comando "America", compiranno la difficile discesa, sorvolando le alte e pericolose cime dei monti lunari per poi cercare di posare le quattro zampe del LEM nella valle di Littrow ai piedi dei Monti Taurus.

Alle 09:36 ora del Texas, le 15:36 in Italia, dopo aver consumato una frugale ma sostanziosa colazione, Cernan e Schmitt entrano nel Modulo Lunare, indossano le tute di volo e iniziano il lungo e laborioso controllo di tutti gli strumenti di bordo. Alle 18:21 italiane, puntuale, mentre il "treno spaziale" sorvola il lato a noi nascosto della Luna, avviene il distacco dei due veicoli. Sono trascorse 107 ore, 47 minuti e 56 secondi dall'inizio dell'ultimo viaggio verso il Satellite naturale della Terra da parte di un equipaggio umano.

Il modulo lunare "Challenger" fotografato poco dopo il distacco da Ronald Evans a bordo del Modulo di Comando "America". Foto AP17-AS17-151-23201, scansione JSC.
Il Modulo di Comando fotografato da uno dei due astronauti all'interno del LM poco prima della manovra di discesa. Foto AP17-AS17-147-22456, scansione JSC.

All'inizio della tredicesima orbita, a due ore e venti minuti dalla separazione tra "America" e "Challenger", arriva il "go" da Houston per la discesa sul suolo lunare. Viene acceso il motore del modulo inferiore del LM. Ha inizio a questo punto un lungo e serrato dialogo tra i due astronauti e il centro di controllo a terra. Sono le 14:43 ora di Houston, le 20:43 italiane. 

Nel nostro paese l'edizione serale del Telegiornale delle 20:30 è quasi completamente occupata dalle ultime notizie che giungono in diretta dagli Stati Uniti. In studio si trova il giornalista che più di tutti ha seguito commentando in diretta le varie missioni lunari Apollo, Tito Stagno, mentre a Houston come inviato speciale, si trova Jas Gawronski. Anche sul canale nazionale della radio ha inizio alle 20:30 una edizione speciale del Giornale radio per seguire gli ultimi emozionanti momenti che precedono l'ultimo, probabilmente, allunaggio con protagonista l'uomo in questo XX secolo.

Il luogo destinato all'ultimo sbarco lunare umano del XX secolo, fotografato poco prima della discesa. Foto AP17-AS17-147-22465, scansione JSC.
Speciale Giornale Radio RAI: "Filo diretto Roma-Houston per l'allunaggio di Apollo 17" (dalla collezione personale di Gianluca Atti).
Animazione digitale della discesa del Modulo Lunare, basata sui dati di telemetria e accompagnata dalla registrazione delle conversazioni degli astronauti via radio con la Terra.
L'ombra di "Challenger" si staglia sul suolo lunare una volta atterrato. Foto AP17-147-22490, scansione JSC.

Ore 20:55 italiane, 14:55 di Houston: Eugene Cernan e Harrison Schmitt con una perfetta discesa sono sulla Luna! Ultimi inviati, undicesimo e dodicesimo uomo, a nome del pianeta Terra sulla scabra ma affascinante superficie selenica. All'interno della loro "casa lunare", lo sarà per tre giorni, i piedi dei due astronauti sono ora a circa quattro metri e mezzo dal suolo. 

Tra poche ore, dopo un attento e completo controllo di tutte le apparecchiature di bordo del Lem, la cabina di "Challenger" sarà depressurizzata e Cernan e Schmitt potranno iniziare la prima lunga attività, delle tre in programma, nella zona di Taurus-Littrow.