Il luogo scelto dagli scienziati e dai tecnici della NASA per l'atterraggio del Modulo Lunare "Challenger" con a bordo i due ultimi probabili esploratori della superficie selenica nel XX secolo, gli astronauti Eugene Cernan e Harrison Schmitt, dopo una selezione tra vari siti, non ancora toccati dall'uomo, è nella valle di Taurus-Littrow, ai piedi di una grande catena montuosa.
La zona situata sul confine sud-orientale del Mare della Serenità, sulla faccia a noi visibile della Luna, è attorniata da un anello di montagne, con alcune cime alte duemila metri, formatosi intorno a 3,9 miliardi di anni fa dallo schianto di un grande corpo celeste che ha dato origine al bacino del Mare della Serenità.
La valle dove le quattro zampe del Lem si poggeranno quando sarà sera in Italia lunedì 11 dicembre secondo il programma di volo, prende il nome dal fatto che si trova ai piedi della catena montuosa Taurus (intitolata ad una catena montuosa che si trova in Turchia), e a sud del cratere Littrow (dedicato all'astronomo e cartografo tedesco Joseph Johann Littrow). È stata scelta con la speranza di trovare dei campioni più vecchi rispetto a quelli riportati sulla Terra dalle precedenti missioni Apollo, quelli provenienti dai massi rotolati a valle dal massiccio nord e che potrebbero collocare la data della nascita della Luna a 4,6 miliardi di anni e quelli più giovani di circa tre miliardi di anni e che dovrebbero trovarsi in una seconda area non lontano dal punto in cui alluneranno Cernan e Schmitt, con la speranza di poter trovare tracce di un'antica attività vulcanica nel corso delle tre attività programmate.
La particolare posizione della zona di allunaggio comporterà una novità assoluta per un lancio spaziale con un equipaggio nella storia del programma americano: il "liftoff" dovrà avvenire dopo il tramonto del Sole a Cape Kennedy. L'orario stabilito del lancio è per le 21:53 ora della Florida di mercoledì 6 dicembre, le 03:53 di giovedì mattina in Italia.
Per la prima volta le migliaia di persone e di invitati speciali presenti sulle tribune di Cape Kennedy avranno la possibilità di assistere alla partenza del più potente e grande razzo del mondo in piena oscurità. E sarà sicuramente uno spettacolo indimenticabile.
Lo stemma della missione
Il comandante della missione Eugene Cernan, nel corso di una intervista ad una rete televisiva americana, ha così spiegato il significato dello stemma che i tre uomini di Apollo 17 porteranno sulle loro tute di volo nel corso dell'ultimo viaggio lunare umano: "Il logo della nostra missione, disegnato dall'artista Robert McCall con la nostra collaborazione, vuole simboleggiare l'ultima delle missioni lunari Apollo. Vuole cogliere lo spirito dell'uomo, del futuro, il ricordo di Apollo, la bandiera e la sua tradizione contemporanea. Il busto di Apollo rappresenta il programma stesso, ma vuole allo stesso tempo rappresentare simbolicamente l'uomo nell'arco della sua esistenza, ossia la sua intelligenza, la sua saggezza, la sua ambizione. Da notare che il busto di Apollo sta guardando in avanti, non solo verso il presente ma verso il futuro. L'aquila americana stilizzata, le cui ali rappresentano la bandiera del nostro paese e le tre stelle il nostro equipaggio. Le ali dell'aquila nel disegno sfiorano appena la superficie della Luna, a suggerire che si tratta del corpo celeste che per primo l'uomo ha visitato e in un certo senso conquistato. Ma anche l'aquila come il volto di Apollo è tutta rivolta in avanti, verso il futuro. Il futuro è rappresentato nel logo dalla Galassia a spirale e dal pianeta Saturno, a significare che gli obiettivi spaziali dell'uomo arriveranno un giorno a comprendere e, forse, anche le stelle".