2012/12/07

1972/12/07 03:52:30 IT (1972/12/06 21:52:30 FL): A 30 secondi dal lancio, stop al conto alla rovescia!

Circa 700 mila persone si sono radunate lungo la costa della Florida per vedere con i propri occhi dal vivo quello che si annuncia l'ultimo volo lunare umano e per giunta il più spettacolare, visto il particolare orario del lancio. Tra i tanti "vip" che hanno preso posto sulla storica tribuna speciale allestita a circa sei chilometri dalla rampa di lancio, c'è un professore che insegna all'Università di ingegneria aereospaziale di Cincinnati; il suo nome è Neil Armstrong, il primo uomo a poggiare i propri piedi a nome di tutta l'umanità nel luglio del 1969 sulla Luna. Tra i rappresentanti della stampa incaricati di seguire il volo, oltre a quelli americani e non, ci sono anche per la prima volta due giornalisti cinesi.

Su tutto domina la spettacolare visione del Saturn V illuminato come una cattedrale da più di settanta grandi e potenti fotoelettriche allo xeno. Col passare dei minuti le notizie meteo sono sempre più incoraggianti: all'ora, al minuto previsto, si potrà lanciare.

Sono le 21:52 ora della Florida, il grande orologio che campeggia sul prato del centro spaziale segna meno un minuto al "liftoff". Gli occhi di tutti i presenti dopo una lunga attesa sono rivolti ora verso la luminosissima rampa di lancio 39-A; ma quando il controllo del razzo è già passato da alcuni minuti dai tecnici del Centro di controllo in Florida al calcolatore elettronico del Saturn V, si interrompe improvvisamente il conto alla rovescia.

"Abbiamo avuto una interruzione!", annuncia lo speaker del Centro spaziale Kennedy. Le centinaia di migliaia di persone presenti lungo la costa dello stato americano e le altrettante collegate in tutto il mondo alla radio e davanti al piccolo schermo (in Italia non c'è la diretta TV) trattengono il fiato: è la prima volta dall'inizio del programma lunare Apollo che si verifica una anomalia a pochi secondi dal lancio.

Pochi secondi dopo lo speaker aggiunge: "Stiamo cercando di capire e risolvere il problema. I tre astronauti a bordo non corrono alcun pericolo". Questo annuncio fa tirare un grande sospiro di sollievo alla numerosa folla presente. C'è da ricordare che i tre astronauti sono alla sommità del più grande razzo e potente mai costruito e pieno fino all'orlo di propellente altamente esplosivo: una piccola potenziale bomba atomica!

Ma cosa è successo? Uno dei computer del Saturn V non è riuscito ad inviare il comando di pressurizzazione al serbatoio di ossigeno del terzo stadio (SIV-B) del razzo, facendo intervenire direttamente i tecnici del Centro di controllo di terra, che hanno inviato allora un comando manuale. Il sequenziatore automatico lo ha però rifiutato, bloccando la sequenza di lancio che sarebbe avvenuta da lì a poco.

Il momento esatto del "cut-off", lo stop al conto alla rovescia a trenta secondi dal lancio (dalla diretta televisiva della CBS).

Per risolvere il problema prima che la "finestra di lancio" si chiuda, i tecnici e gli ingegneri della base spaziale di Cape Kennedy iniziano una corsa contro il tempo mentre i tre astronauti Cernan, Evans e Schmitt restano sdraiati nelle loro cuccette a bordo di "America" a quasi cento metri di altezza da terra, tranquilli e speranzosi che l'improvviso inconveniente si possa risolvere al più presto: la Luna li attende!