2012/12/12

1971/12/12: L'ultimo allunaggio umano del XX secolo sulla stampa italiana: "Il Giorno"

L'arrivo di Cernan e Schmitt sulla superficie lunare e l'inizio della prima esplorazione del suolo selenico nella prima pagina de "Il Giorno" di martedì 12 dicembre 1972 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

SULLA LUNA GLI ULTIMI TERRESTRI

Cernan e Schmitt sono scesi ieri fra le rocce di Taurus Littrow

Difficilmente in questo secolo altri astronauti potranno sul nostro satellite naturale

HOUSTON, 11 dicembre - ore 20.55. L'undicesimo e il dodicesimo uomo terrestre, Cernan e Schmitt, hanno toccato la superficie lunare a bordo di "Challenger", il modulo lunare di "Apollo 17". Difficilmente in questo secolo altri uomini li seguiranno sulla Luna. L'atterraggio, nonostante le asperità della zona di "Taurus Littrow" è riuscito benissimo anche se "Challenger" si è posato 200 metri a est e 80 metri a sud del punto programmato. Gli ultimi momenti della discesa hanno visto il "Challenger" abilmente pilotato dagli astronauti su una discesa di roccioni, fra i quali è stato trovato un punto idoneo a un atterraggio senza guai. Proprio mentre il modulo sta per posarsi, Schmitt ha trovato il tempo per guardare in alto nello spazio e di esclamare: "Oh, ecco laggiù la vecchia Terra".

Svegliati a suon di musica

HOUSTON, 11 dicembre. La giornata degli astronauti era cominciata alle 13,45, ora italiana,  quando erano stati svegliati, con un brano musicale, dal Centro di controllo di Houston, mentre l'Apollo stava percorrendo per la decima volta, da ieri sera, l'orbita lunare.  I tre erano di buon umore, i disturbi di stomaco (che davano origine a noiose flatulenze) sembravano passati o quantomeno diminuiti molto di intensità. Ieri sera per ovviare all'inconveniente era stata indetta una specie di tavola rotonda fra l'astronave nello spazio e il Centro di Houston, con televisione a circuito chiuso, al sicuro dai giornalisti. Ma si è saputo ugualmente che Cernan, il comandante della missione, il più colpito dal disturbo, aveva chiesto se era possibile trovare un rimedio diverso dalle "pillole antigas" come le ha chiamate lui. Gli era stato detto di non mangiare cereali, né la torta di frutta. 
Stamattina, dunque, tutto sembrava filare liscio, otto buone ore di sonno avevano probabilmente sistemato molte cose. Fatta colazione, con le precauzioni anti-flatulenze dettate da terra, Cernan e Schmitt s'erano preparati all'atterraggio cominciando con l'indossare le tute spaziali (durante il volo di "trasferimento" indossano qualcosa di più pratico, che consente movimenti facili) e alle 15,46, salutato Evans, avevano lasciato il modulo di comando e si erano infilati nel modulo lunare, il "Challenger". Evans rimaneva solo, e solo resterà girando in orbita attorno alla Luna fino a quando i suoi compagni ritorneranno nella notte fra venerdì e sabato (con lui gireranno, ma chiusi dentro appositi contenitori, i cinque topolini che serviranno a misurare il grado di radiazioni assorbite dal cervello). Poi alle 18,21, mentre l'astronave era dietro la Luna, il modulo lunare si era staccato dal modulo di comando.
In seguito, alle 19,48, Evans aveva condotto il modulo di comando (ma sarà meglio, e più comodo, chiamarlo "America", suo nome di battesimo) su un'orbita quasi circolare, di 130 chilometri per 100, staccandosi quindi dal "Challenger". E questo a sua volta veniva condotto da Cernan e Schmitt su un'orbita con il punto più basso a meno di 13 chilometri dalla superficie lunare. E' da questo punto che alle 20,42 incominciava la fase finale.

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Si apre lo sportello

HOUSTON, 12 dicembre - ore 0.55 -- Con 20 minuti di ritardo sul previsto Cernan apre lo sportello del modulo lunare ed esce sul "balconcino" del veicolo, sopra la scaletta. Mentre lui scende, esce anche Schmitt dal quale ci si attendono grandi cose. Il geologo, infatti, già nelle sue osservazioni da bordo dell'astronave, quindi da una certa altezza, ha dato prova di grande precisione ed acutezza nel descrivere quello che egli vedeva, le rocce soprattutto: cosa che del resto ci si aspettava da uno scienziato.

Passeggiata di sette ore 

HOUSTON, 12 dicembre - ore 1,03 -- Il comandante Cernan scende sulla superficie lunare, seguito dopo qualche minuto da Schmitt. Staranno fuori circa sette ore. Appena sceso Cernan ha detto: "Vorrei dedicare questo primo passo di Apollo 17 sulla Luna a tutti coloro che lo hanno reso possibile". I due uomini incominciano l'ispezione del modulo lunare dall'esterno, scherzando tra loro e saltellando per abituarsi alla gravità lunare che è soltanto un sesto di quella terrestre.

I campioni di emergenza

HOUSTON, 12 dicembre - ore 1,10 -- I due astronauti iniziano la raccolta dei campioni di emergenza in modo da aver qualcosa da riportare sulla Terra in caso di partenza obbligata anticipata. Quindi fanno uscire dai fianchi del "Challenger" la jeep elettrica che viene usata per la terza volta in una esplorazione sul satellite della Terra. All'1,36 la jeep è pronta e Cernan la prova. Si prepara ad attivare la telecamera montata sulla vettura.

Telecamere in funzione

HOUSTON, 12 dicembre - ore 2,07 -- La telecamera entra in funzione, come annunzia Cernan, dopo che l'antenna è stata posta nella giusta direzione. Le immagini sono di buona qualità e mostrano la valle dove è sceso il veicolo lunare. Poi c'è una panoramica sul massiccio Taurus-Littrow. Predomina il grigio delle montagne sul fondo nero dell'orizzonte.

Polvere e palline di vetro

HOUSTON, 12 dicembre - ore 2,24 -- Qualche difficoltà per gli astronauti che inciampano mentre stanno ancora raccogliendo sassi. "Che paradiso per un geologo - esclama Schmitt - ma quanta polvere. Oh guarda un cratere coperto di palline di vetro. Ho tanta polvere sulla visiera. Non avrei veramente mai creduto di fare della geologia a questo modo".