Martedì 19 dicembre 1972. La grande avventura cosmica di Eugene Cernan, Ronald Evans e Harrison Schmitt si avvia alla conclusione. Oggi non è solo la loro ultima giornata nello spazio, ma anche l'ultimo giorno di un equipaggio umano che ritorna sulla Terra dopo una esaltante esplorazione lunare.
Le ultime ore nello spazio per i tre di Apollo 17 sono tranquille. La sera prima, poco prima della mezzanotte ora italiana, Cernan, Evans e Schmitt in collegamento televisivo con il nostro pianeta hanno risposto alle domande di alcuni giornalisti della carta stampata e dei mezzi radiotelevisivi americani durante una breve conferenza stampa. I tre astronauti, in particolare Cernan e Schmitt, si sono dichiarati soddisfatti dell'esperienza lunare vissuta e sono sicuri che la loro esplorazione, ultima per il genere umano in questo secolo, porterà una maggiore conoscenza del Satellite naturale della Terra e dell'intero Sistema Solare.
Dopo la sveglia data a suon di musica dalla squadra dei tecnici che controllano il volo a Houston, e dopo aver consumato l'ultima colazione spaziale, i tre astronauti rimettono ordine all'interno del Modulo di Comando in previsione del prossimo rientro nell'atmosfera: la Terra è sempre più vicina.
In prossimità del nostro pianeta, alle 19:56 ora italiana, a circa quindici minuti dall'ingresso nell'atmosfera, viene sganciato il Modulo di Servizio. La capsula Apollo con il suo prezioso carico, tre uomini e più di 110 chilogrammi di Luna, unico elemento della gigantesca struttura staccatasi la notte del 7 dicembre dalla rampa di lancio 39-A, viene ora predisposta per l'infernale tuffo nell'atmosfera terrestre.
Alle 20:11 italiane, le quattro e undici del pomeriggio a Houston, il Modulo di Comando "America" da un'altezza di 120 chilometri inizia la discesa attraverso gli strati più alti dell'atmosfera alla straordinaria velocità di 39.000 chilometri orari, sopportando una temperatura oltre i 2.700°C. A questo punto ha inizio il drammatico ed emozionante silenzio radio, il cosiddetto "blackout", a causa della ionizzazione dell'atmosfera prodotta dall'attrito tra la capsula Apollo e l'aria, che impedisce ogni forma di comunicazione tra i tre dell'Apollo e gli uomini della base di controllo sulla Terra. Nonostante sia il nono "ritorno a casa" di una capsula Apollo dalla Luna questa operazione rimane tra le più delicate dell'intero volo: l'ingresso nel "corridoio di rientro" deve avvenire esattamente in un dato punto, con un determinato assetto ed un preciso angolo di discesa. Arrivando con un angolo più ampio del previsto, il veicolo non resisterebbe alle fortissime forze aerodinamiche che lo contrastano e finirebbe con il disintegrarsi; giungendo con un angolo di discesa minore, invece, potrebbe rimbalzare negli strati esterni dell'atmosfera e trovarsi respinto nello spazio per poi perdersi nell'infinito.
Quando le lancette dell'orologio in Italia segnano le 20:15 giunge finalmente nelle cuffie dei tecnici di Houston la voce del comandante Cernan: "Ragazzi, è una bellissima giornata per rientrare a casa". Sono trascorsi poco meno di quattro minuti dall'interruzione dei collegamenti radio tra la Terra e "America". Un'interminabile applauso nella grande sala del Centro di Controllo a Houston pone fine agli ultimi minuti di "suspense" della ventisettesima esperienza della NASA nello spazio.
Le principali reti televisive e radio di tutti i continenti sono collegate in diretta per seguire la fase finale della missione dei tre astronauti di Apollo 17 ma anche dell'intero programma lunare americano. In Italia gli ultimi momenti del viaggio di Cernan, Evans e Schmitt vengono trasmessi con una edizione straordinaria poco prima dell'edizione serale del Telegiornale delle venti e trenta, commentate dai giornalisti Tito Stagno, in studio a Roma, e Jas Gawronski da New York.
Alle 20:19 si aprono i piccoli paracadute frenanti seguiti un minuto dopo dai grandi paracadute principali che depositano con un perfetto e spettacolare "splashdown" alle 20:24 ora italiana, le 14:24 in Texas, nell'Oceano Pacifico a pochi chilometri dalla portaerei di recupero, la "Ticonderoga", la capsula Apollo con a bordo gli ultimi esseri umani a toccare e portare a casa un po' di Luna in questo XX° secolo.
Alle 20:54 italiane gli uomini-rana che hanno raggiunto la capsula, dopo essersi tuffati dagli elicotteri della squadra di soccorso, aprono il portello di "America". Cernan, Evans e Schmitt al termine del loro straordinario viaggio della durata di dodici giorni, tredici ore e 52 minuti al di fuori del pianeta Terra possono finalmente riassaporare l'aria pura e fresca del mare.
Mentre a Houston si festeggia la felice conclusione del volo con la classica accensione dei numerosi sigari tra i dirigenti e i tecnici della NASA, non senza qualche rammarico per la conclusione anticipata del programma Apollo, i tre astronauti, a bordo di uno speciale elicottero, raggiungono il ponte della "Ticonderoga", dove ricevono applausi e strette di mano al termine della più produttiva missione lunare umana fin qui compiuta.