2012/12/08

1972/12/08: La cronaca dell'inizio dell'ultimo viaggio umano verso la Luna sui quotidiani italiani: "Il Giorno". Presente un negazionista


L'inizio del volo verso la Luna degli uomini di Apollo 17 nel servizio in prima e seconda pagina del quotidiano "Il Giorno" in edicola la mattina di venerdì 8 dicembre 1972 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

VERSO LA LUNA

Apollo marcia

Va tutto bene

Partito con 2 ore e 40 di ritardo - Il lancio era stato rinviato per un inconveniente al terzo stadio - Scherzosamente i 3 astronauti hanno "confermato che la Terra è rotonda"

(nostro servizio) CAPO KENNEDY, 7 dicembre. Superata una serie di inconvenienti tecnici, Apollo 17 sta volando regolarmente verso la Luna dove giungerà più o meno all'ora prevista nell'originario piano di volo (le 9 di lunedì sera). I tecnici di Houston hanno infatti preparato un nuovo piano di volo che consentirà di recuperare – almeno parzialmente – il ritardo accumulato questa mattina. Un ritardo di due ore e 40 minuti: partenza alle 6,33 italiane invece che alle 3,53.
Dopo il via tutto è andato bene, o quasi: c'è stata qualche spia che ha fatto i capricci, qualche gancio del sistema che tiene insieme il modulo di comando "America" col modulo di discesa "Challenger" che non voleva funzionare (agganciati in parte a mano anziché automaticamente), ma ora, dopo un paio di giri intorno alla Terra, il viaggio verso la Luna prosegue regolarmente secondo la precisa routine che tecnici, biologi, elaboratori elettronici, fisiologi, dietisti, medici hanno stabilito per Cernan, Schmitt e Evans.
Si sono intanto avute alcune conferme. Intanto che la Terra è proprio rotonda: lo hanno confermato collegialmente e con grande solennità i tre astronauti dopo che avevano completato l'aggancio tra i due moduli.
"Huston [sic] – ha detto Cernan, – non siamo i primi a fare questa osservazione, ma l'equipaggio di Apollo 17 desidera confermare che la Terra è rotonda".
Un'altra conferma. Charles Smith, l'ex schiavo di 130 anni che ha assistito al lancio dal palco d'onore, dopo aver visto il Saturno innalzarsi fiammeggiante verso il cielo, ha riconfermato il suo scetticismo.
"Mi rifiuto di credere – ha detto – che questi uomini stiano andando sulla Luna. E' semplicemente impossibile". Poi, leggermente infastidito dal chiasso prodotto dai motori del Saturno e da quello del mezzo milione di americani e stranieri che erano accorsi a Capo Kennedy per assistere al lancio, ha aggiunto che avrebbe preferito restarsene a casa sua.
Mentre Apollo 17 percorre il suo lungo viaggio di andata (sono circa 380.000 chilometri) i tecnici stanno cercando di spiegarsi come mai 30 secondi prima del lancio il calcolatore elettronico abbia interrotto il conto alla rovescia. Si sa, più o meno, quel che è successo, ma non ci si spiega il perché. E' successo che nei serbatoi del terzo stadio del Saturno la pressione dei due gas - idrogeno ed ossigeno - che combinandosi esplodono accendendo il motore, non era quella normale. L'equilibrio dei due gas, e quindi la possibilità di accendersi, dipende dalla pressione alla quale sono sottoposti e alla temperatura. La pressione deve essere pari a circa due volte e mezzo quella naturale terrestre; la temperatura dell'ossigeno deve essere di 183 gradi sotto zero. Quando il cervello elettronico ha avvertito che la pressione era anormale, si è cercato di stabilirla con comandi manuali, ma senza risultato. Così pochi minuti dopo, a 30 secondi dal lancio, il calcolatore ha imposto l'alt: se il Saturno fosse partito, il terzo stadio non avrebbe potuto accendersi, come previsto, 9 minuti e 24 secondi dopo il lancio.

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Romita incontra l'amministratore della NASA

WASHINGTON, 7 dicembre. Il ministro della ricerca scientifica, Pier Luigi Romita a Capo Kennedy per assistere alla partenza della missione "Apollo 17", si è incontrato oggi con James Flechter [sic, la grafia corretta è Fletcher], amministratore della NASA e con i maggiori dirigenti dell'ente spaziale americano. Nel corso dell'incontro si è discusso tra l'altro ed in modo particolare del progetto italiano Sirio.
Successivamente il ministro Romita ha visitato il Centro Goddard dove vengono progettate astronavi automatiche per il rilevamento delle risorse terrestri. Al ministro sono stati illustrati i metodi di rilevazione a mezzo satellite che consentono una completa ricognizione delle risorse minerarie, idriche e forestali della terra, al fine di predisporre gli opportuni interventi necessari al ristabilimento dell'equilibrio ecologico.

È particolarmente curiosa la storia, citata nell’articolo, dell’ex schiavo Charles Smith, che afferma disinvoltamente di avere 130 anni e dice testualmente, dopo aver visto partire il gigantesco razzo Saturn V, “Mi rifiuto di credere – ha detto – che questi uomini stiano andando sulla Luna. E' semplicemente impossibile”. La sua età dichiarata non viene messa in dubbio dal giornalista che riferisce della sua presenza.

L’uomo, fra l’altro, fu invitato formalmente ad assistere alla partenza della missione dal palco d’onore. I ricercatori che indagarono sulle sue affermazioni stimarono che avesse in realtà 98 anni al momento della partenza di Apollo 17. Smith morì nel 1979 a non più di 105 anni (secondo i ricercatori) o 137 anni (secondo le sue affermazioni). Wikipedia in inglese gli dedica una pagina; altre informazioni sulla sua vicenda sono su Afflictor, New York Times e Fandom.com. La persona più longeva documentata è stata la francese Jeanne Calment, morta a 122 anni (1875–1997).

Charles Smith viene intervistato nella diretta della CBS dopo il decollo di Apollo 17: