2012/12/12

1972/12/12 00:55 IT (1972/12/11 18:55 HO): Si apre il portello di "Challenger": ha inizio la prima EVA per Cernan e Schmitt

Sono trascorse esattamente quattro ore dal perfetto atterraggio del LEM sulla superficie lunare ai piedi dei Monti Taurus nella Valle di Littrow. Alle 00:55 italiane, nel nostro paese è già martedì 12 dicembre, il portello di "Challenger" viene aperto: Eugene Cernan inizia a discendere i nove pioli della scaletta che lo separano dalla sabbiosa e rugosa superficie del Satellite naturale della Terra.

In collegamento diretto radio con la base di Houston (non è stata prevista una telecamera per seguire la discesa e i primi passi dei due astronauti), il comandante di Apollo 17 descrive non senza emozione lo straordinario evento che sta vivendo, finalmente in prima persona. Alle 01:03 ora italiana gli scarponi taglia 43 e 1/2 di Cernan si poggiano sulla superficie iniziando a scavare le prime orme dell'undicesimo uomo inviato dal pianeta Terra ad aver messo piede su un altro corpo celeste.

Le sue prime parole dopo aver toccato il suolo e mosso i primi passi sono: "Dedico questo primo passo di Apollo 17 sulla Luna a tutti coloro che lo hanno reso possibile".

I primi passi di Cernan sulla Luna, ripresi dalla cinepresa installata sul Modulo Lunare “Challenger”.

Pochi minuti dopo anche Harrison Schmitt, considerato dai colleghi scienziati della NASA la carta vincente in più della missione, discesa la scaletta di "Challenger", è sulla Luna. Dopo una prima raccolta nelle vicinanze del LEM di materiale, poche rocce e polvere lunare, nel caso di una partenza in emergenza, i due astronauti scaricano l'automobile elettrica "Rover" perfettamente funzionante dopo un primo collaudo da parte di Cernan.

Alle 02:07 italiane viene accesa la telecamera a colori installata sulla jeep e radiocomandata da terra a Houston dal tecnico Ed Fendell. Ora anche i telespettatori di tutto il mondo possono vedere in diretta le stupende immagini dello straordinario paesaggio della Valle di Taurus-Littrow dove sono atterrati gli ultimi "uomini lunari" del XX secolo e seguire la loro altrettanto fantastica ed impegnativa esplorazione delle zone circostanti.

Il comandante di Apollo 17 Eugene Cernan alla guida della "Rover" (foto AP17-AS17-147-22521, scansione JSC).
Foto AP17-AS17-147-22524, scansione JSC.
Foto AP17-AS17-147-22526, scansione JSC.
Foto AP17-AS17-147-22527, scansione JSC.
Cernan compie il saluto alla bandiera degli Stati Uniti (foto AP17-AS17-134-20379, scansione JSC).
L'undicesimo uomo a porre piede sulla Luna e il saluto alla bandiera del suo paese (foto AP17-AS17-134-20380, scansione JSC).
Il comandante di Apollo 17, la bandiera a stelle e strisce e la Terra lontana quasi 400.000 chilometri (foto AP17-AS17-134-20387, scansione JSC).
L'astronauta-scienziato Harrison Schmitt in posa per la foto di rito con la bandiera degli Stati Uniti piantata sul suolo lunare (foto AP17-AS17-134-20381, scansione JSC).
Nel cielo nero lunare troneggia, al di sopra dell'astronauta Schmitt e della bandiera degli USA, il nostro pianeta azzurro, la Terra (foto AP17-AS17-134-20384, scansione JSC).

Dopo aver piantato la bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti, sesta nella storia a "garrire" sulla superficie lunare pur in mancanza di atmosfera, Cernan e Schmitt iniziano a posizionare a circa duecento metri dal punto dell'allunaggio, l'ultimo laboratorio A.L.S.E.P., il più complesso e sofisticato installato finora sul Satellite naturale della Terra.

Il lungo tempo impiegato per le difficoltà nell'allestimento ed il montaggio dei vari componenti degli strumenti del laboratorio da parte dei due astronauti modificano il programma originariamente previsto dagli scienziati a terra in questa prima esplorazione: la Stazione numero 1 non sarà più il cratere Emory molto più lontano ma il più vicino cratere Steno; in più un altro contrattempo si aggiunge quando accidentalmente il martello di Cernan, infilato in una delle tasche della sua tuta provoca la rottura del parafango posteriore della ruota destra della Rover. I successivi tentativi di riattaccare i pezzi da parte del comandante di Apollo 17 con dello speciale nastro adesivo sono vani.

Da Houston consigliano di lasciare momentaneamente sospeso il problema del parafango ed iniziare il viaggio a bordo della "Rover" verso la Stazione 1. Alle 05:44 ora italiana, Cernan e Schmitt a bordo della "Jeep" lunare partono per la Stazione numero 1. Durante il percorso le ruote metalliche sollevano una quantità enorme di polvere appiccicosa e abrasiva, ricoprendo le tute dei due astronauti ed impedendo a tratti la visibilità del terreno.

Dopo una traversata di una ventina di minuti i due raccolgono circa quattordici chilogrammi di rocce e polvere lunare e lasciano sul suolo due contenitori con all'interno delle cariche esplosive: saranno fatte brillare da Terra quando gli astronauti avranno lasciato la Luna.

La Rover parcheggiata da Cernan nei pressi del cratere Steno, la Stazione 1 (foto AP17-AS17-134-20421, scansione JSC).
Il geologo Schmitt al lavoro nella Stazione 1 (foto AP17-AS17-134-20426, scansione JSC).
Harrison Schmitt mentre posiziona sul terreno lunare la speciale apparecchiatura SEP (Surface Electrical Properties) (foto AP17-AS17-134-20438, scansione JSC).
Il comandante di Apollo 17 Eugene Cernan accanto alla Rover lunare (foto AP17-AS17-136-20760, scansione JSC).
Si ritorna verso il Modulo Lunare "Challenger". La prima lunga attività ai piedi dei Monti Taurus per Cernan e Schmitt si avvia alla conclusione (foto AP17-AS17-136-20862, scansione JSC).

Dopo aver riportato la "Rover" nei pressi del Modulo Lunare, l'undicesimo e il dodicesimo uomo a calcare la superficie di Selene, dopo una escursione durata 7 ore, undici minuti e 3 secondi, rientrano a bordo del LEM. Alle 08:06 del mattino ora italiana, le 02:06 di Houston, il portello di "Challenger" viene chiuso. Tolte le tute, sporche all'inverosimile di polvere lunare e dopo aver consumato una frugale cena Cernan e Schmitt rispondono alle tante domande che giungono dai tecnici e soprattutto dai selenologi della NASA che seguono davanti ai teleschermi in una stanza al Centro spaziale di Houston la raccolta di campioni lunari, rocce, polvere e sassi che possono dare risposte sull'origine del Satellite naturale della Terra e forse dell'intero Sistema Solare.

Finalmente al termine di una faticosa ma entusiasmante "giornata lunare", per Cernan e Schmitt giunge il momento del riposo: i due uomini di Apollo 17 non chiudono occhio da quasi ventiquattro ore.

Il medico della NASA, Charles Berry, ha stabilito per loro sette di sonno in vista dell'inizio della seconda escursione prevista pochi minuti dopo le 23 ora italiana.