2012/12/09

1972/12/09: Il volo "translunare" di Cernan, Evans e Schmitt sui quotidiani "La Stampa" e "Stampa Sera"


La cronaca del viaggio verso la Luna dell'equipaggio di Apollo 17 nella prima (in alto) e quindicesima pagina de "La Stampa" di sabato 9 dicembre 1972 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

"Tutto bene" nel volo lunare

L'Apollo a metà strada

Corretta la traiettoria

Cernan e Schmitt impegnati nel controllo dei sistemi di allunaggio - Domani sera l'ingresso in orbita circumlunare, prevista per lunedì la discesa sul Satellite

(Dal nostro corrispondente) New York, 8 dicembre. Alle 17,30 di questa sera, le 23,30 in Italia, il comandante Cernan e il geologo Schmitt passano dalla cabina "America" al modulo "Challenger" per il controllo dei sistemi di allunaggio. La traiettoria dell'Apollo 17 è stata felicemente corretta verso le 11, le 17 in Italia, e l'astronave si trova ormai oltre metà strada. Essa viene recuperando il tempo perduto al lancio, 2 ore e 40 minuti, e l'ingresso in orbita intorno alla Luna è previsto per le 14,48 di domenica, le 20,48 in Italia.
La manovra della correzione di traiettoria era questa volta particolarmente importante. A causa del ritardo alla partenza, il direttore del volo, Griffin, ha infatti ordinato all'equipaggio di abbandonare l'orbita terrestre ad una velocità superiore al normale. L'Apollo 17 si trovava perciò in una "traiettoria di collisione" con la Luna. Il pilota della cabina, Evans, ha acceso il motore principale per due secondi. Tutto ha funzionato alla perfezione. "Hurrah" ha gridato Evans "Cambiamo corsia".
Il controllo dei sistemi di allunaggio questa sera non dovrebbe presentare difficoltà. Ieri, uno dei ganci che uniscono la cabina al modulo è parso difettoso, ma non si crede che influirà sul distacco in orbita intorno alla Luna. Cernan e Schmitt incominceranno la discesa verso la superficie selenica alle 14,54 di lunedì, le 20,54 in Italia. Evans rimarrà in orbita. Questa sera, dopo il controllo, che durerà un paio d'ore, gli astronauti compiranno esperimenti di gravità nell'Apollo 17.
Cernan, Schmitt e Evans sembrano essersi ripresi magnificamente dalle quasi 24 ore di ininterrotto lavoro del giorno del decollo. Svegliandoli stamattina, il dottor Berry della Nasa ha annunciato loro: "Siete in condizioni superlative". "Grazie" ha risposto Schmitt "Ieri non avevamo fame, abbiamo stentato un po' ad abituarci a questa astronave. Ma adesso ci sentiamo in forma. Evans ha dormito come un ghiro per 7 ore e mezzo, il comandante per 6 e mezzo, io per 6 ore, sono rimasto un po' sveglio".
Harrison Schmitt, il primo scienziato a tentare lo sbarco sulla Luna (è geologo, libero docente a Harward) si è rivelato il più loquace dei tre uomini. E' anche il più preparato: ha descritto al centro di Houston l'Antartico, le formazioni temporalesche e così via finché non l'hanno interrotto: "Ti assumiamo per il bollettino meteorologico" gli hanno detto. Cernan ha voluto che gli leggessero i risultati delle gare sportive, Evans ha chiesto il notiziario politico (fino al '66, combatté in Vietnam).
Dopo la suspense della partenza, che per qualche minuto fece anche temere della vita degli astronauti, la missione è rientrata nella più assoluta normalità. "Fino a domenica e lunedì" ha commentato Griffin soddisfatto "qui a Houston potremmo anche riposare". Al centro spaziale c'è un'atmosfera strana, di aspettativa e di rimpianto insieme: aspettativa, perché questa è la missione scientificamente più importante, e rimpianto perché chiude il primo e forse più glorioso capitolo delle esplorazioni spaziali.
Ci si attende molto, fra l'altro, dalle ricerche che gli astronauti di Apollo compiranno con una speciale sonda-radar: lo scopo è di determinare l'esatta natura di quelle formazioni, ancora in parte misteriose, scoperte nelle precedenti esplorazioni e denominate "mascons". Queste formazioni rocciose causano notevoli alterazioni nel campo gravitazionale della Luna.
Si discute ancora, tra scienziati e tecnici, del "geniale inganno" perpetrato ai danni del computer che bloccò il lancio. Il computer paralizzò il Saturno a meno 30 secondi, cioè a soli 22 secondi dall'accensione dei motori. Il serbatoio di carburante del terzo stadio del vettore non s'era pressurizzato automaticamente, e il computer non aveva registrato la pressurizzazione eseguita a mano. Scienziati e tecnici decisero di riprendere il conto alla rovescia, inserendo un impulso elettrico al momento del blocco.

Una prova venne condotta su una coppia del Saturno e dal computer nei laboratori di Huntsville. Diede esito positivo. Fu quindi la volta del Saturno e del computer "veri". Se il tentativo fosse fallito, il lancio sarebbe stato eseguito un giorno più tardi oppure, in caso di insuccesso, tra un mese. Sarebbe stata però una macchia sul programma: a parte l'incendio dell'Apollo 1 durante una prova, in cui morirono Grissom, Chaffee e White, e il ritorno forzato dell'Apollo 13 da metà strada, tutto è sempre andato bene.  (e.c.)

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Mosca: eccezionale rilievo all'impresa americana

Mosca, 9 dicembre. Radio, televisione e giornali sovietici hanno dato, tra ieri e oggi, un rilievo del tutto inconsueto all'inizio dell'ultima missione lunare americana.
Anche se la quantità delle notizie sulla partenza di Apollo 17 e la tempestività con la quale vengono diffuse non hanno ancora raggiunto lo standard occidentale, l'atteggiamento sovietico nei confronti dei voli spaziali americani si è radicalmente modificato: basti ricordare, a questo proposito, che quando nel luglio del 1969 i cosmonauti americani misero per la prima volta piede sulla Luna, la notizia venne diffusa a Mosca con ore di ritardo.  (Ansa) 
Le ultime notizie sul volo di Apollo 17 a pagina 11 sul quotidiano con uscita pomeridiana "Stampa Sera" di sabato 9 dicembre 1972 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).
Viaggiando verso la Luna

Aragosta e patate il menù di Apollo

Dopo il pasto, da stamane alle 7 i tre astronauti dormono - Domenica sera in orbita del satellite

(nostro servizio) HOUSTON, 8 dicembre. Per tutta la mattina - dalle 7 circa alle 14 (ora italiana) - i tre astronauti dell'"Apollo 17" da ieri mattina in volo verso la Luna, hanno dormito. Prima di riposarsi hanno consumato il pasto serale, a base di patate e aragosta: la particolare confezione delle vivande per il volo spaziale (messe in contenitori simili a tubetti di dentifricio) ha tolto loro parte del piacere di assaporare il crostaceo; ma per fortuna restava il sapore.
Nel pomeriggio, al risveglio, "lavori domestici", cioè varie operazioni all'interno della cabina, coordinate con il centro spaziale di Houston. Ma la giornata di oggi sarà più leggera di quella di ieri. La direzione del programma "Apollo" non vuole che i tre si affatichino: li attendono altri undici giorni di vita spaziale, e ieri hanno riposato poco, tre ore Cernan ed Evans, quattro Schmitt.
Domenica sera l'astronave entrerà in orbita lunare, e lunedì si staccherà da essa il modulo lunare con a bordo Evans e Schmitt. I due compiranno l'esplorazione del Satellite naturale della Terra, spostandosi su un'apposita vettura lunare, mentre l'astronave-madre, con a bordo Cernan*, li aspetterà in orbita.  (Associated Press, Ansa)

* [errore di stampa: non sarà Cernan ad attendere in orbita ma Evans]